lunedì 13 settembre 2010

Storie di Alberi: il mito di Cyparissus

Nelle Metamorfosi, Ovidio narra la mitica storia di Cyparissus, fanciullo greco di estrema bellezza, devoto e caro al dio Apollo. All'epoca dei fatti, nelle campagne del luogo viveva un cervo enorme, sacro alle Ninfe, con le corna splendenti d'oro, e tanto accresciute e ramificate dagli anni, da coprire d'ombra il suo capo. Per nulla pauroso, nonostante la sua natura, era avvezzo a frequentare le case dei paesani ed a concedere il suo lungo collo alle carezze di qualunque mano. Ma tra tutti amava soprattutto la compagnia di Cyparissus, così come Cyparissus amava ed accudiva il cervo: lo portava sui pascoli migliori e cercava per lui le sorgenti dalle acque più limpide, intrecciava tra le sue corna ghirlande di fiori variopinti, lo cavalcava come un docile destriero, guidandolo per monti e colline con lievi briglie di porpora.
Un caldo giorno di luglio, il cervo si era sdraiato a riposare all'ombra del bosco. Cyparissus stava cacciando nello stesso luogo, e non si avvide del cervo, nascosto come era dalle erbe e dai cespugli, scoccò una freccia nella sua direzione, e lo colpì mortalmente.
Resosi conto di ciò che aveva fatto, il giovane desiderò solamente di morire, e chiese ad Apollo il dono di potere piangere per l'eternità la morte del suo adorato cervo. Il dio, seppure a malincuore, decise di esaudire il suo desiderio: le sue membra cominciarono a tingersi di verde, via via che il troppo pianto ne esauriva il sangue; i lunghi capelli divennero una chioma ispida, sottile ed appuntita, e slanciata verso il cielo stellato.
Cyparissus venne quindi tramutato in albero; terminata la trasformazione, Apollo così gli parlò: "Sarai da me pianto, e piangerai gli altri, e sarai accanto a chi soffre".

In questo modo nacque l'Albero del Cipresso, e da allora consola compassionevole i cimiteri.


In alto: Le Beaux (Provenza, France)
A lato: Bolgheri (Toscana, Italy)


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